Fake Cisl

Quando ci hanno girato il documento avevamo pensato a un falso, una fake news come si dice.

Alcuni comuni che hanno fissato un salario minimo orario come condizione per appalti e concessioni hanno ricevuto copia di una nota confederale a firma “Pirulli&Cuccello”, datata 3 maggio 2024 e inviata da Via Po 21 “a tutte le strutture”. Una nota che forse, secondo qualcuno/a, dovrebbe essere vincolante, chissà perché, anche per i comuni ai quali è stata girata. Quasi al modo di una disposizione ministeriale cui attenersi.

Secondo questa nota, fissare un salario minimo come condizione per partecipare a gare d’appalto e ottenere concessioni non sarebbe compatibile con il salviniano “codice degli appalti”, dove c’è scritto che il rapporto delle persone occupate in questi lavori deve essere regolato dal contratto collettivo. E quindi la delibera del comune che prevedesse un salario minimo più alto di quello contrattuale (perché di questo si parla, il resto sono sofismi) potrebbe essere “impugnata innanzi al giudice competente dalle imprese partecipanti ad una gara bandita dalla amministrazione locale”. Con il risultato della “possibile sospensione dell’aggiudicazione/affidamento degli appalti pubblici/concessioni interessate”.

Dunque, se capiamo bene gli effetti del combinato disposto fra legge salviniana e la nota “Pirulli&Cuccello”, quel codice degli appalti che il ministro ha propagandato come lo strumento per sbloccare i lavori pubblici, permetterebbe al contrario di bloccarli ad iniziativa delle imprese che vogliono essere liberate dal rispetto di standard minimi di tutela. E Via Po 21 ne è tanto contenta da farsi latrice della notizia ai comuni interessati, senza averne titolo e avendo anzi (così dovrebbe essere) un interesse contrario da rappresentare.

Altro che “sburocratizzare”, come ripete Salvini (e apprezza il dottor Sbarra dell’Anas)! Qui siamo al trionfo di una logica burocratica che esonda dall’amministrazione pubblica e snatura la funzione del contratto collettivo, che da libero regolamento fra le parti diventa una normativa parastatale: invece di garantire minimi di trattamento in funzione di tutela del lavoro contro gli effetti della concorrenza, il contratto collettivo sarebbe lo strumento che garantisce la concorrenza fra le imprese, ponendo dei limiti alla tutela del lavoro.

Questo mutamento di funzione del contratto (che è anche un indizio di autoritarismo) è correlato al mutamento di funzione dell’organizzazione di rappresentanza sindacale. Che non agisce più nell’interesse di chi lavora, ma si fa antenna che recepisce e ritrasmette le interpretazioni ministeriali e il disegno politico liberista di favorire la concorrenza. E la concorrenza fra imprese, come sanno i sindacalisti e come non capiscono i “Pirulli&Cuccello”, comprime le retribuzioni, danneggia chi lavora e indebolisce il sindacato.

Avevamo pensato a una fake news, perché in fondo non ci siamo ancora rassegnati che questa trasformazione sia ormai definitiva. E invece dobbiamo arrenderci: ad essere un fake, ormai, è la Cisl.

il9marzo.it

PS Ai comuni che avessero ricevuto questa nota, possiamo suggerire di non sopravvalutare le argomentazioni giuridiche usate dagli esperti della Cisl per fare impressione. Volevano fare impressione anche a noi con una causa per diffamazione che esigeva tantissimi soldi; e invece ora a Via Po 21 devono rompere il salvadanaio per pagarci le spese del giudizio fissate dal giudice nella misura massima possibile.

Condividi il Post

25 Commenti - Scrivi un commento

  1. In pratica per il principio ideologico,” il salario minimo non s’ha da fare”, si rigetta la natura sindacale stessa. E la Cisl fa il lavoro delle controparti tanto che non si capisce più quali siano i soggetti di rappresentanza. Anche perché per la Cisl oramai i lavoratori sono un optional da sbandierare al momento opportuno.

    Reply
  2. In veneto dopo un vicentino tocca all’ennesimo comunista trevigiano con il rolex, che quando era nella federazione provinciale dei bancari si faceva fare i 730 per gli iscritti dalle acli. E così Rota in accordo con la pescivendola, oltre alla fai ottiene pure il veneto. E al prossimo congresso gli si apriranno le porte della segreteria confederale.. Mentre per il sacrificabile e sacrificato Refosco forse resta qualche briciola, che sia pratica di pensione o denuncia dei redditi. E vissero tutti felici e contenti.

    Reply
    1. Se la Fumarola permette altri bancari in ruoli chiave , fa il gioco del nazionale Firts che aspira alla sua poltrona , già è debole politicamente e ostaggio del clan dei toscani con Fp e Filca , se le fanno fare 1 mandato è già troppo.
      Refosco è destinato in Femca

      Reply
    2. Leggo che il candidato a sostituire Refosco è il Segretario di Belluno Treviso. Ma per caso si tratta del Paglini che si voleva portare in segreteria una quota rosa non iscritta alla CISL? E si tratta sempre del Paglini che ufficialmente lodava la proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione e dietro le quinte la criticava dicendo: con la partecipazione non se magna? Chiedo per un amico… Perché invece della CISL sembra di essere su SCHERZI A PARTE,.. Questo sarà il futuro dirigente massimo del Veneto che deve dare il buon esempio a segretari e operatori.. Sveija Gigi Sveija…..

      Reply
    3. Rota ha sempre giocato su più tavoli. Andava ad pranzo con Faverin e a cena con la Porto. Ha sempre saputo posizionarsi per far carriera. E non si è mai fatto scrupoli nel sacrificare anche il suo migliore amico se questo si frapponeva con i suoi obiettivi. Ora è toccato a Refosco. E la fortuna di Onofrio è stata quella di trovare nelle ust degli omuncoli pronti a tutto pur di servirlo, illusi che questi in qualche modo li ripagherà. Si ma con la stessa moneta con cui ha pagato tutti gli altri a lui ostili nei suoi progetti.

      Reply
  3. Er dissidente del Lazio · Edit

    Fake cisl Lazio…una regione ormai sotto il ricatto, inerme e passivo, del comandate Coppotelli e guai a chi prova a dire qualcosa altimetri viene immediatamente messo a tacere e allontanato (però i fascisti sono altri e noi quelli del “ dialogo e ascolto”)
    La cisl di Roma commissariata da oltre un anno e il bimbominkia per fini politici – sicuramente sta scalpitando per un posto in a via po 21 – tiene sotto ricatto sbarra ormai uomo immagine che va alla festa delle forze armate e una futura segretaria molto debole
    In ogni caso è una vergogna quanto sta accadendo….gente senza arte e ne parte posizionata in ruoli strategici e di rilievo, ovviamente tutti parenti e figli di segretari ( di Frosinone questo è chiaro ) in barba a chi davvero in questa regione meriterebbe quel ruolo, per poi pubblicamente dire che la cisl del Lazio è alla ricerca di talenti da inserire ma che non si trovano a detta del Capitano Enrico.
    Nelle aziende si continua a perdere terreno ma la cisl Lazio cresce a detta del segretario; segretari generali ( se cosi possiamo definirli visto che 3/4 di loro non sanno fare 2+2) in giro non si vedono e la uil e la Cgil fanno valanghe di iscritte; i servizi che fanno pietà e i nostri iscritti migrano verso altri caf.
    “Cadi dal cielo come un capolavoro” cantano quelli del volo. Noi diciamo che ci auguriamo che “cadi tu come un capolavoro” ma da quello scranno che hai abusivamente occupato..

    Reply
    1. Praticamente quello che sta succedendo in Femca , in Toscana hanno fatto tutti dirigenti ai massimi livelli , dopo aver creato un gruppo dirigente con gli scarti della Fim , gente legata ad un periodo ben preciso e a idee contrarie A VIA PO.
      Meritocrazia zero , speriamo in venti nuovi al nazionale

      Reply
  4. Quello che accade in Veneto conferma che non è sufficiente il conformismo, bisogna non solo essere obbedienti ma anche sembrare un po’ scemi e servili.
    Euiua

    Reply
    1. Lotta all'illegalità · Edit

      Amici del sito riportate gli articoli che avete scritto sul Paglini al tempo del Romani, così ci ricorderete le sue azioni e omissioni ai tempi di veneto banca in poi.

      Scappate di corsa da quests cisl che nomina condannati (romani) e persone come questo.
      E tutti si adeguano

      Reply
      1. I post che parlano del tesseramento alla Fiba di Treviso-Belluno, che una lettera su carta intestata Cisl rivelava essere stato gonfiato, erano andati perduti a causa dell’incendio che nel 2021 ha danneggiato il server. Alcuni sono comunque stati recuperati nel corso dell’opera di ricostruzione, che è ancora in corso, e sono facilmente recuperabili con la funzione “Cerca”, usando lo spazio in alto a destra nel sito.
        Naturalmente siamo pronti a tornare ad occuparci dell’argomento, se necessario.

        Reply
  5. Regista dell’operazione in Veneto che defenestra Refosco è il grande vecchio Lino Gottardello con la complicità del suo sodale Michele Zanocco (artista del salto del carro ndr Bentivogli docet). Prossimo segretario della Cisl di Treviso il Fimmino Alessio Lovisotto, uomo di lunga e grande esperienza . Ps. il prossimo cambio regionale prevederà la sostituzione di Tina Cupani dei pensionati con…… Lino Gottardello

    Reply
    1. Anonimo Vicentino · Edit

      Lino Gottardello bravo, ma non un genio. Zanocco un arrivista, ma difficile che l’abbia orchestrata tutto da solo. Dietro a questi due c’è sempre il vecchio Baretta. E dietro ai Paglini, Veghini e Scavazzin c’è sempre un regista che si chiama Rota. Poi serviva una sponda al nazionale che probabilmente è la futura segretaria generale. Perché uno come Refosco è bravo ma anche un po’ ingombrante. E alla signora qualche fastidio avrebbe potuto crearlo. Questo è il quadro di riferimento. Che poi puntino a mettere Lovisotto al posto di Paglini e Gottardello al posto della Cupani ci sta. Ma non facciamo diventare geni, degli umili ma forse un po’ sciocchi servitori.

      Reply
        1. Osservatore informato · Edit

          Dispiace per refosco perché a mio avviso é uno dei migliori dirigenti sindacali in circolazione.
          Ma d’altronde la cisl di oggi non vuole dirigenti bravi e preparati ma dei servi di chi sta al potere.
          La prossima segretaria, debole e poco capace e di un livello culturale molto basso, sta iniziando la sua opera di distruzione di quel pezzo di cisl ancora capace a fare sindacato e che potrebbe metterla in difficoltà…povera cisl signori miei….

          Reply
          1. Zanocco e Uliano hanno raggiunto entrambi l’età pensionabile. Era buon costume comunicarlo all’organizzazione. Riscuotono ancora i 20 denari

            Reply
    2. Va bene tutto ma dare colpe al buon Zanocco delle querelle Bentivogli è davvero riduttivo .
      Ma avete capito che cosa è successo in Fim Cisl per anno oppure volete far passare sotto traccia una gestione folle , cattiva , fatta di licenziamenti, leggi 300 cancellate , dirigenti accantonati etc etc …via su

      Reply
      1. queste balle sembrano scritte proprio dal veneziano. l’87% della fim del veneto lo sfiduciò con tanto di raccolta di firme. Come Baretta che fece il segretario Fim al 13mo mandato da componente di segreteria. (ampiamente riportato dal libro di Caprioli).

        Reply
    1. Da allora Zanocco, grazie proprio a Baretta, gioca protetto su 27 tavoli contemporaneamente. Promette a tutti soluzioni e posti di prestigio per tenerseli allineati, ma li vende puntualmente alla prima occasione…. È capitato e stà ricapitando con Gottardello e succederà con il suo organizzativo…. Quel che lascia perplessi è che Gigi gli lascia fare quel che vuole, senza mai domandargli il conto….. Ma probabilmente l’assessore del comune di Napoli conosce troppe cose che è meglio non saltino fuori……

      Reply
  6. Baretta fece la guerra a Santini perché alleato con Bonanni. Poi ci si alleò lui e fecero fuori Santini.
    secondo report , giunto in politica, distaccò la sua portaborse a spese della Fnp. Circostanza mai smentita.

    Reply
  7. su zanocco le responsabilità maggiori sono di Farina e Bentivogli che lo salvarono. Si vedeva da 1000 km di che pasta era. Se la Fumarola ha bisogno nel 2024 di baretta parte debole.

    Reply
    1. L’esempio che quello che è successo in Fim Cisl non è colpa di Zanocco parte da Milano e la Lombardia .
      Chi appese lettera anonima alle porte degli ascensori della Cisl Milano contro il segretario dei metalmeccanici Mansolillo ?
      Chi attacco’ il povero Civillini regionale Fim Lombardia ?
      Il reuccio
      Lui faceva così per far posto alle mezze tacche a lui fedeli ( rigorosamente provenienti dal mondo ultra cattolico) buttava fuori senza scrupoli, e Zanocco arriva dopo quindi non c’entra nulla.
      Poi da lì una deriva di follia e onnipotenza , fino agli aperitivi super metal .
      O vogliamo parlare di altre regioni ?
      Serviva al nazionale gente fedele non leale e basta , magari gente che avesse pagato le auto dell’organizzazione con i soldi del conto cieco , quindi ricattabile

      Reply
  8. E che dire di Raffaele Consiglio, ex fisascat e fim, corresponsabile come segretario ust di una incomprensibile operazione che condanna Vicenza a non avere più alcuna rappresentanza in Veneto? Contribuisce a fare fuori anche Refosco e Fnp dopo aver fatto altrettanto con Copiello e Porto che lo avevano accolto dopo l’esperienza in Friuli. Ma quale è il vero obiettivo politico a fronte di nessun valore aggiunto per il territorio che rappresenta? Ed i tessili non dicono nulla? Incomprensibile

    Reply

Commenti