Oro fasullo

Il commissario della Fai, Luigi Sbarra, in virtù dei poteri conferitogli dal comitato esecutivo della Cisl, ha a sua volta  conferito la “medaglia d’oro del seminatore”, con relativo diploma, al segretario generale della Cisl, signora Anna Maria Furlan.

 

Biancaneve e Cazzimmolo

 

La cerimonia si è svolta nella lucente cornice del saloncino delle feste di Via Tevere 20, tirato a nuovo a seguito dei lavori ordinati dal dottor Sbarra dell’Anas in virtù dei poteri conferitigli quale commissario della Fai (ma forse andando anche un po’ oltre i limiti dei suoi poteri, visti che questi non comprendono atti di disposizione del patrimonio. E, a giudicare dalle foto, si è trattato di interventi non necessari né troppo economici. Ma quando non c’è la democrazia, si fanno le “opere del regime”).

Ma torniamo alla medaglia; che è una tradizione nata ai tempi della Fisba (come si evince dal nome, di chiara impronta agricola), e poi passata alla Fai. Fra i primi vincitori c’erano stati alcuni professori impegnati nella formazione sindacale, come Vicenzo Saba nel 1989 e Silvio Costantini, nel 1993. Mentre a Mario Grandi, che non l’aveva avuta, era stata conferita alla memoria nel 2010, in una bella cerimonia a Modena ad un anno dalla morte; un’iniziativa che va segnata fra le cose buone della segreteria Cianfoni.

Certo, col tempo la tradizione si era un po’ contaminata con esigenze politiche. Ad esempio, al congresso di Salerno del 2009 ci fu un’infornata di centinaia di premiati, fra militanti, delegati, dirigenti di vario livello e formatori della Fai, chi ancora in attività chi no; più il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, intervenuto alla festa un po’ come premiato, un po’ come premiatore.

 

tre amici

 

L’iniziativa del seminatore d’oro al segretario della Cisl fu una delle cose meno buone della segreteria Cianfoni, perché a Bonanni mancavano, come oggi mancano alla Furlan, i requisiti per avere il premio, cioè l’azione a vantaggio della federazione e dei lavoratori rappresentati. Per questo, l’averla data a lui, ed oggi a lei, toglie valore all’oro della medaglia data a chi ha lavorato per tutta la vita e contemporaneamente ha dedicato tempo e passione alla costruzione della Fai.

 

Giovanni

 

Quella medaglia a Bonanni fu uno dei segnali che la federazione cominciava a perdere autonomia, che la segreteria della Fai cercava un po’ troppo la benevolenza di Via Po 21. Un piano inclinato che poi porterà alla fusione ordinata da Bonanni con la sua Filca, alla notte dell’Ergife ed al commissariamento. Ed alla soppressione della Scuola nazionale di formazione, un tempo orgoglio e vanto della Fai, chiusa dal commissario come un ente inutile, manco fosse stata la società per il ponte sullo stretto di Messina. O per fare un altro esempio, alla chiusura di Fai-Documentazione, uno strumento che aveva accompagnato la federazione per decenni nella formazione continua della dirigenza.

 

Carera

 

Ora il cerchio si è chiuso. Perché invece di premiare gente della Fai, e poi anche il segretario della Cisl, si premia solo il segretario generale della Cisl e si tagliano via tutti quelli della Fai. Non solo nel senso che non vengono premiati, ma anche nel senso che alcuni dei premiati del passato sono stati licenziati. Mentre la Scuola di formazione, Fai documentazione e altri strumenti non sono stati sostituiti da niente.

 

Bianchi

 

E i segretari regionali, come si vede nella foto, ridono.

Ma prima o poi si capirà chi rideva perché ne aveva motivo, chi non avrebbe voluto ridere ma ha preferito non darlo a vedere, e chi invece si accorgerà troppo tardi che quel giorno non avrebbe avuto proprio niente da ridere.

 

la mamma ha fatto gli gnocchi

 

D’altra parte, chi conosce la vita dei campi, a differenza del premiatore e della premiata, sa che seminare vuol dire anche che prima o poi si deve raccogliere.

E chi avrà seminato il bene raccoglierà il bene. Nostra signora delle Poste ed il dottor Sbarra dell’Anas raccoglieranno qualcos’altro.

Prima o poi.

 

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2 Commenti - Scrivi un commento

  1. Mi chiedo e chiedo a chi di dovere con quale motivazione è stata data la medaglia, quali meriti sono stati elencati, ed in virtù di quale potere un commissario straordinario si arroga il diritto di andare oltre le sue competenze. Da quando l’arroganza e supponenza con cui la Furlan tratta tutti quelli che non gli scodinzolano fra i piedi, ossequiosamente sono, diventate virtù da premiare? Forse lo sono nel privato, ma alla guida di un grande sindacato non possono che essere considerate elementi estremamente negativi.
    Con quale diritto si arrogano il potere di spendere i soldi della categoria in regime di commissariato? Forse quello dello stato di occupazione usato in tempo di guerra?
    SE COSI’ E? VA GRIDATO FORTE E CHIARO VIA GLI INVASORI V I V A L A C I S L L I B E R A

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  2. La fisba ringraziava i quadri e collaboratori più meritevoli con la medaglia del seminatore: Con la nascita della FAI i primi premiati furono Savino Pezzotta e Carlo Biffi che l’avevano tenuta a battesimo.
    Cianfoni nel congresso di Salerno ne fece una distribuzione di massa attirando consenso alla sua fragile gestione.
    Le onorificenze più prestigiose sono quelle rare e con motivazioni serie.
    La Furlan non ha meriti, anzi ha voluto istericamente un commissariamento in ritorsione ad una scelta democratica di un congresso, violando ogni regola democratica, colonizzando una storica federazione che la cisl ha sempre rispettato. La medaglia d’oro assegnata alla Furlan è la prima medaglia “del dittatore”. E i dittatori non nominano i generali più bravi, ma più fedeli che vincono nel sangue le battaglie. Ma fanno poi perdere le guerre ai dittatori.

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