Il pallone è mio e ci giocano solo i miei amichetti!

Per qualcuno si tratta di un film già visto, per altri di un amara sorpresa.

Fausto Scandola, il battagliero iscritto alla Cisl titolare di una pensione (come lui ha scritto) di 54.125,00€ all’anno, e che conduce una battaglia contro redditi nella Cisl che sono quattro o cinque volte tanto (e dieci volte quelli di certi lavoratori) è stato escluso dall’accesso all’intranet della Cisl. Senza la cortesia di un preavviso (e noi ci crediamo, perché la stessa scostumatezza era già stata usata nei confronti di alcuni di noi).

Eppure si tratta di una persona che appartiene all’organizzazione, che è eletta in organismi interni e che non ha ricevuto sanzioni che ne comportino l’esclusione (foss’anche solo temporanea) dal vincolo associativo.

Ma queste cose non contano. Evidentemente per Via Po 21 conta solo chi “è amico” e chi “non è amico”. Che non è esattamente la logica degna di una grande organizzazione sindacale.

Riportiamo di seguito il messaggio di Scandola che abbiamo ricevuto da amici, sperando nel fatto che l’interessato non se ne abbia a male se lo facciamo conoscere ai nostri lettori.

Giornata triste per la democrazia e la trasparenza in CISL!

La Segretaria Confederale Nazionale con delega all’Organizzativo, ha dato disposizioni al servizio informatico Confederale di bloccare l’utilizzo di First class a Fausto Scandola.

Il tutto l’ho appreso perché non avendo possibilità di accesso, ho telefonato al servizio informatico per capire se si trattasse di un guasto.

Il servizio informatico mi ha comunicato che gli è stata data disposizione di bloccare First class al sottoscritto.

Se pensano di mettermi il bavaglio con il ricorso d’Appello ai Probiviri Confederali Nazionali e togliendomi la possibilità di comunicare ” dentro l’Organizzazione” ancora una volta evidenziano che quanto ho comunicato fino ad oggi corrisponde a verità.

Lascio a voi qualsiasi commento.

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