La Verità sulla Filca (di Lucca)

In Toscana girano sui lucchesi le stesse barzellette che altrove si raccontano sui genovesi o su altre popolazioni che il luogo comune vuole non troppo generose.

Per esempio, quella del barista che faceva i caffè, dava i cornetti e stava alla cassa, tutto da solo; un giorno un cliente gli chiede: “Ma la tu’ figliola ’un t’aiuta più alla cassa?”, e lui risponde: “No, poverina, era troppo sensibile. Quando dava ’l resto gli veniva da piangere”.

Oppure quella del signore che chiama il giornale per il necrologio della moglie e detta: “È morta Maria Pia”, e basta. Allora gli dicono che fino a sette parole il prezzo è lo stesso, e allora lui detta: “Morta Mariapia. Vendo Panda usata, prezzo modico”.

Non è invece una barzelletta il fatto che, nei giorni in cui la Filca di Torino (e non solo quella di Torino, e non solo la Filca) scopre di avere fra i propri dirigenti una persona sul cui conto ci sono gravi elementi per sospettare legami con la ’ndrangheta usati a favore del sindacato, un giornale amico di Sbarra come la Verità ignori questi fatti e parli invece dello scandalo di Lucca, dove quattro edili si sono trovati iscritti alla Fillea Cgil a loro insaputa, spostando così dalle casse della Filca a quella dell’organizzazione concorrente una cifra “pari a 274,47 euro”.

E non è una barzelletta, ma comincia ad esserlo, il fatto che due giorni dopo un altro giornale di destra amico di Sbarra, cioè Libero, abbia ripreso la storia pubblicando lo stesso articolo, con pochi adeguamenti. Neanche avessero fatto tutti e due il copia e incolla di una velina dell’ufficio stampa di Via Po 21 per far sapere alle altre organizzazioni che scoperchiare il pentolone non conviene a nessuno.

Altro che Sbarra e altri prossimamente ascoltati dai pm di Torino (come informati sui fatti, non indagati) sulla contiguità di un dirigente locale della Filca all’organizzazione criminale calabrese (contiguità di cui la procura sospetta che i vertici sindacali sapessero qualcosa e vuole vederci chiaro)! E altro che la crescita impetuosa di iscritti alla Cassa edile che a Torino sarebbero stati sottratti a Fillea e Feneal per passare alla Filca “a loro insaputa” o addirittura “grazie alle ’ndrine” di cui hano scritto altri giornali (ipotesi tutte da dimostrare, ma appoggiate su elementi abbastanza solidi da giustificare, per il gip, i provvedimenti cautelari e, per i pm, la necessità di ascoltare i vertici sindacali)! E altro che indagini a tappeto della Finanza nelle Casse edili di molte regioni italiane di cui si parla su alcuni siti! Per i giornali amici di Sbarra (o meglio, accomunati a Sbarra dalla simpatia con cui guardano all’attuale governo) ciò di cui l’opinione pubblica deve essere informata è la sensibilità dei lucchesi a certe questioni (diciamo così) di principio.

Ma, uscendo dal mondo delle barzellette e tornando in quello reale, si deve aggiungere una cosa: la Filca lucchese ha fatto opposizione all’archiviazione della querela sporta per questa vicenda. E la Verità e Libero sono della stessa opinione, chiedendo alla magistratura lucchese di andare fino in fondo.

Ma la Verità è o non è lo stesso giornale che tirò fuori per primo la notizia del mutuo di Giulio Romani? Ed è o non è lo stesso giornale che poi ha calato le brache con un’intervista sdraiata nel quale si rimangiava quello che aveva scritto (forse per paura di una querela, come le due presentate contro questo blog e naturalmente archiviate senza esitazione)? E allora ricordiamo alla Verità che quei fatti, invece, erano veri. Tanto che Giulio Romani è stato giudicato responsabile di falso, ma dichiarato non punibile per la particolare tenuità del fatto.

Con lo stesso (discutibile, ma previsto dalla legge) criterio della “tenuità”, si può immaginare una condanna di qualcuno per un danno “pari a 274,47 euro”? Forse solo a Lucca. Ma quella delle barzellette, non del mondo reale.

  il9marzo.it

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11 Commenti - Scrivi un commento

  1. Al consiglio generale di Milano il cavallo imbolsito Ronchi e la Garofalo si sono messi a discutere con assolombarda di Acqua. La Sciura si è presentata con un pietoso tailleur color cammello cercando una parvenza di credibilita’ che sui contenuti non c’e’.
    Imbarazzate il suo l’intervento sulla rappresentanza….
    Non e’ che la rappresentanza della cisl si comunica.
    La rappresentanza si fa con i numeri e i numeri si fanno investendo sulle persone, su sindacalisti che seguono le aziende e fanno iscritti…
    Non e’ che smantellando tutti i settori che non le sono congegnali e mettendo sempre amici e amichette nei ruoli di responsabilita’ si risolve il problema.
    Anzi..
    Si evidenzia sempre di piu’ il fallimento della sua gestione….

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    1. La Nora non si faccia illusioni l’acqua è un settore che riguarderà sempre di più la Flaei non solo sulle singole aziende ma anche sui perimetri contrattuali.
      L’acqua come gas e elettricità compogono le reti strutturali del nostro paese ed è ovvio che sempre di più saranno oggetto di interesse della nostra Federazione che non solo è scelta dai lavoratori per maggior competenza ma anche come condizione strategica della rappresentanza.
      E su questo la Confederazione non potrà sottrarsi.
      La Garofalo dovrà cedere su questo lo impongono i fatti e gli eventi.

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  2. Perché non si consegnano tutte le tessere? perché molti si accorgerebbero di essere iscritti dopo aver fatto una pratica ai servizi

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    1. La CISL a trazione meridionale è anche questa… che sta mettendo le mani ovunque e puntando solo sui signorsi, meglio se del sud. Una CISL appiattita sul centrodestra che ormai dei lavoratori non gliene frega più una cippa. Altro che autonomia, altro che sindacato.. Ora in CISL si fanno solo affari. E Sbarra ha grandissime responsabilità. Prima se ne va lui e i suoi sodali meglio è per tutti.

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  3. non cambiera nulla se la trazione rimane quella descritta,cosi come non cambiera nulla se l’intera organizzazione non reagisce in maniera cristallina alle varie infiltrazioni o persone poco raccomandabili….siamo una organizzazione aperta e possiamo correre rischi ma appena si sanno le cose vanno denunciate ed estirpate questo vuol dire onestà….ma poi ci tocca vedere certo gruppo dirigente da roma ai territori….sigh…

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    1. Sulla vicenda è calato il silenzio , i giornali non ne parlano , in Cisl nessuno e nessuna ha sollevato il caso per capirci di più.
      Tutti fermi e zitti che a Giugno ci sono i congressi e il segretario generale della Filca è già stato deciso

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  4. Lotta all'illegalità · Edit

    la Verità risulterebbe essere stata informata nella persona del suo direttore ma, salvo errori, non ha pubblicato nulla in merito alle notizie penali sul sindacalista Cisl che loro hanno intervistato riportando notizie che come da voi detto il processo ha smentito.
    I vari giornali di destra (Libero, La Verità ecc.)dovrebbero essere stati informati delle scelte di Landini e Bombardieri in merito alla nomina dal voi citato rappresentante cisl in Europa e non hanno e dicono nulla.
    Della serie cane non mangia cane e va bene tutto.
    LEGALITA’, DISCIPLINA e ONORE RICHIESTE solo AGLI ALTRI.

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